TACHMI

La prima volta che vidi quel disco girare ero solo una bambina, per convincermi a spolverare il salotto mia mamma accese il giradischi e fui come rapita da un suono che già mi portava lontano, in una nuova realtà.

Poi ho scoperto che la musica può fare più delle parole, in un mondo in cui non ci si parla più.

Ho sempre immaginato la vita come un film, accompagnata da una colonna sonora per ogni momento vissuto che permetta di ricordare tutte le sensazioni e stati d’animo che si provano. Le mie cuffie sono diventate il mio angelo custode e, in loro assenza, anche il respiro della città riesce a tramutarsi in musica, e un tramviere, a volte, si può dimostrare un musicista eccezionale.

Ed è nel silenzio di una città addormentata che una sera, apparecchiando la tavola per la cena, ho provato a immaginare quello sbattere di piatti e bicchieri sul tavolo come sottofondo musicale piacevole all’ascolto.

Ho voluto sperimentare le dimensioni del suono e le modalità con cui crearlo, comporlo e interagire con esso.

In un percorso tra suoni e rumori ho realizzato quanto la quotidianità possa creare un sottofondo musicale di cui noi sentiamo solo la presenza, senza mai ascoltarlo realmente.

E ridete, perchè solo chi ha il coraggio di ridere
è padrone del mondo. (Giacomo Leopardi)

 

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